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IL MATRIMONIO PRIMAVERILE

La primavera è la stagione perfetta per i matrimoni. La natura fiorisce, l’aria diventa più mite, le giornate si allungano ed avrete una rosa di scelta delle location molto più ampia in quanto potete prendere in considerazione anche quelle con spazi all’aperto.
Non fa troppo caldo ne troppo freddo, tutto esplode di colori e profumi nuovi che sembrano collimare perfettamente con l’aspetto romantico del matrimonio. Per quanto riguarda la location potrete sfruttare gli spazi esterni per l’aperitivo, il buffet ed taglio della torta. La primavera è la stagione indiscussa dei fiori, avrete l’imbarazzo della scelta tra: rose, giacinti, narcisi, tulipani, peonie, fresie, gladioli e ortensie con questi potrete sbizzarrirvi e creare delle composizioni “effetto giardino” per gli addobbi della chiesa e della location. Si presteranno benissimo anche alla composizione del vostro bouquet ed alla boutonniere dello sposo.
Non ci sono regole particolari per quanto riguarda il dress code deli sposi primaverili, l’importante è avere a portata di mano degli accessori che possano tornarvi utili nel caso Il tempo dovesse fare le bizze. Qualsiasi colore può essere utilizzato se si ammorbidisce con il pastello. Il richiamo alla stagione si può riprendere anche nei dettagli: le tendenze della primavera dicono addio alle cose impostate e invitano a liberare la fantasia. Effetto spontaneo e fiori: tanto basta per essere naturali e raffinate allo stesso tempo. Sposandovi in primavera, potrete avere diversi vantaggi:
Maggiore facilità di trovare la data disponibile nella vostra location preferita, fornitori e futuri organizzatori saranno meno stanchi e più entusiasti di cominciare una nuova stagione lavorativa. Anche i prezzi saranno più contenuti in considerazione del fatto che è l’estate l’alta stagione dei matrimoni. Fate attenzione a non scegliere il periodo di Pasqua ed il 25 aprile perché i vostri ospiti potrebbero aver preso già impegni. Non scegliete una location troppo lontana dalla chiesa o dal luogo dove si è tenuta la cerimonia. Anziani ed insofferenti ringrazieranno.

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SANREMO: PUO’ ESSERE LA COLONNA SONORA DEL TUO MATRIMONIO 2019?

SANREMO: PUO’ ESSERE LA COLONNA SONORA DEL TUO MATRIMONIO 2019?
La scelta della musica, alla vostra cerimonia e al vostro ricevimento, è una delle più importanti da affrontare durante i preparativi nuziali, perchè sarà proprio lei a creare l’atmosfera giusta in ogni fase del grande giorno. Più di ogni altro evento, il vostro matrimonio merita di essere sottolineato da una colonna sonora dall’inizio fino alla conclusione capace di farvi sognare e di sottolineare il romanticismo di una giornata indimenticabile e perciò non va trascurata.
Sanremo è da sempre il festival delle canzoni italiane dedicate all’amore… Da “Questo piccolo grande amore” di Baglioni, ad “Almeno tu nell’universo” della grande Mia Martini o ancora “Come saprei” di Giorgia, le canzoni del festival della musica italiana sono sempre diventate la colonna sonora delle più belle storie d’amore.
L’amore, come ampiamente preventivabile, è il tema più ricorrente, ma molto meno che in passato, con tre-quattro brani dalla forte impronta politica.
Ciò che chiaramente emerge dalle 24 canzoni non è più, come nella storia del festival, l’amore bensì la sua mancanza, la sua attesa, la delusione e la malinconia che la fine di una storia può scaturire.

Tuttavia le canzoni, non giudicate nella loro musica, ma nelle parole, sono molto utili a capire il momento attuale, le tendenze, le questioni politiche e sociali. Ed è su questo che la maggior parte delle canzoni degli ultimi anni sono incentrate. E sono anche quelle che portano a casa la vittoria. Proprio come la canzone dell’ultimo vincitore, Mahmood, intitolata “Soldi” che a differenza di come si potrebbe pensare non parla di soldi a livello materiale ma di come i soldi possano cambiare i rapporti all’interno delle famiglie. O ancora “Argento vivo” di Daniele Cristicchi che parla di adolescenza e dell’approccio col mondo a quest’età.
Molte sono le tematiche toccate che parlano dei ragazzi di oggi: il rapporto con l’universo virtuale, con tutto ciò che si muove in rete, ma anche il senso di ingiusta predestinazione ad un futuro che non si è scelto.
Una società nella quale la tecnologia è diventata un valore.
Come si potrebbe allora scegliere la colonna sonora del proprio matrimonio se questi sono gli argomenti affrontati?

O ancora se a parlar d’amore sono canzoni che narrano di amori finiti, come “I tuoi particolari” di Ultimo, secondo in classifica.
O ancora Nek che afferma “Mi farò trovare pronto a non essere mai pronto alla grandezza dell’amore” in “Mi farò trovare pronto”.

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Matrimonio: a pranzo o a cena?

Avete deciso di sposarvi. Iniziate a realizzare, pensare, sognare, pianificare… Ma ecco subito il primo dubbio.
Matrimonio a pranzo o cena? E in base a cosa?
Ogni scelta che riguarda il matrimonio, è essenziale. Ma alla base la maggior parte delle cose dipendono dalla tempistica dell’evento. Esistono coppie che non hanno dubbi al riguardo ed altre invece che non sanno proprio che decisione prendere. E’ comunque essenziale tener presente alcuni fattori.
1. IL PERIODO La scelta del pranzo o la cena per il vostro matrimonio è legata alla stagione in cui deciderete di celebrare il vostro amore. Sconsigliato il pranzo in mesi luglio, agosto. Potreste soffrire terribilmente il caldo, cosa che non accadrà in stagioni fredde, semi fredde o miti. Perfetto invece per i periodi estivi un orario pomeridiano, quando il sole cala e il clima diventa più fresco.
2. IL TARGET Il matrimonio è vostro, le scelte le prendete voi, non tenete conto di nessuno, fin qui tutto chiaro. Ma quando vi ritroverete con un target di invitati che al vostro bellissimo matrimonio serale si addormenterà sul tavolo terminato il secondo? Beh quindi , è molto importante la scelta del ricevimento serale o meno, in base al vostro target di invitati. Qualcuno potrebbe trovare il matrimonio sfiancante , qualcun altro potrebbe restare con voi fino a tarda notte a fare baldoria. Bisogna capire qual è la percentuale che prevale. Se al vostro matrimonio ci saranno molti zii, o nonni o semplicemente persone anziane forse è preferibile far ricadere la vostra scelta sul pranzo.
3. LOGISTICA Chi opta per il pranzo solitamente è perché crede che il matrimonio di giorno possa durare così. Se avete la cerimonia alle 10 o alle 11 del mattino, quel giorno dovete svegliarvi prestissimo. Di solito la notte prima, non si dorme, se ci si sveglia anche all’alba, c’è il rischio di non essere lucidi. La mattina è tutto molto frenetico, parrucchiere, estetista, madri da gestire! Se questo inizia intorno alle 7.00 del mattino, la giornata diventerà interminabile. Inoltre se trovate una location che vi da l’esclusiva per quel giorno, vi metterà a disposizione la struttura per lo stesso numero di ore, che sia un pranzo o una cena.
Come tutti gli altri particolari delle nozze, mettete subito i confini con chi vuole sempre dire la sua. Può capitare che qualcuno voglia imporvi il suo gusto. Nemmeno avete deciso di sposarvi e già vi dice: “Mi raccomando quando vi sposate non fate il ricevimento di sera!”. Sta voi e solo a voi prendere la decisione.

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10 Step essenziali per una perfetta costruzione di un Matrimonio

1. Decidere la data
E’ Il punto di partenza per la riuscita dell’evento, tenendo conto di vacanze, festività e lontananza degli ospiti per poter procedere con la pianificazione.
2. Decidere il budget e usare un planner
Prima di spendere denaro, fissate un tetto massimo delle finanze che destinerete al ricevimento. Scegliete anche ciò a cui non volete rinunciare “cascasse il mondo” e quello su cui invece intendete fare economia. Infine usate un planner o agenda per non dimenticare nulla.
3. Location
Visto che avete deciso il giorno e l’orario del matrimonio, informatevi e scoprite se le location che preferite sono libere e prenotarle subito. S’intende sia che scegliate la chiesa o il comune (parlate con chi celebrerà il rito per togliervi ogni dubbio!),e a visionare il luogo del ricevimento. Meglio prendere il prima possibile una decisione e fissare la data del matrimonio in modo ufficiale.
4. Scegliete l’abito
Date un’occhiata ai cataloghi online e poi andate a provare sia il vestito da sposa che l’abito da cerimonia da uomo per lo sposo. Sarà una bella liberazione aver preso una decisione così importante fin da subito; inoltre ricordate che potreste risparmiare un po’ acquistando il vestito fuori stagione, per cui fatelo come prima cosa se il vostro matrimonio si svolgerà in primavera o estate.
5. I Fiori
Fatevi un’idea guardando online e interpellate un bravo fiorista per decidere l’addobbo floreale che più fa al caso vostro. Ricordate di prenotare anche il bouquet di fiori, senza dimenticare di scegliere anche il mazzo da lancio, se lo desiderate.
6. Musica e intrattenimento
La colonna sonora è molto importante, soprattutto in alcuni momenti salienti: entrata in chiesa, uscita dalla chiesa, arrivo degli sposi al ricevimento, momento degli scherzi, inizio delle danze, taglio della torta… Anche in questo caso è semplicemente una questione di gusti. Dal rock, al pop passando per il reggae, la fusion. Non ponetevi limiti e cercate di dare un’uniformità a tutto l’evento tenendo conto dei gusti personali e non dimenticando d’includere la canzone più significativa della storia della coppia.
7. Testimoni, ma anche damigelle e paggetti
Scegliete i vostri testimoni e comunicate loro la vostra decisione: sarà un momento molto emozionante sia per gli sposi che per i familiari o gli amici che sono stati interpellati. Sappiate che i testimoni possono essere anche un valido aiuto, essendo persone di fiducia: potreste affidare loro piccoli incarichi, se si rendono disponibili e potranno sgravarvi da piccoli pensieri, che vanno dalla custodia dei regali di nozze al ricevimento fino all’aiutarvi ad imbustare gli inviti matrimonio. Non dimenticate di decidere se desiderate ci siano alla cerimonia damigelle o paggetti e di avvertire loro e loro genitori (se si tratta di bambini e ragazzini). Ah, ovviamente… prenotate le fedi, che porteranno i paggetti!
8. Partecipazioni
Almeno 3 mesi prima della cerimonia inviate gli inviti ai vostri ospiti. Meglio che le buste siano scritte a mano, anche se contengono partecipazioni di matrimonio fai da te che sono state stampate in tipografia. E ricordate di anticipare la data e l’ora dell’evento molti mesi prima ai parenti lontani che devono organizzarsi per tempo.
9. Bomboniere
È consuetudine lasciare agli invitati un ricordo del giorno delle nozze: si tratta di un pensiero che non dovrebbe richiedere un esborso eccessivo di denaro ma che deve ricordare lo stile del ricevimento e il significato del vostro matrimonio. Scegliete quindi regali che dicano qualcosa di voi, sia che optiate per bomboniere solidali di matrimonio, sia che stiate pensando a qualcosa di prezioso. Se volete donare oggetti che le persone poi usino quotidianamente, scegliete una bomboniera di matrimonio utile.
10. Viaggio di nozze
Pensate bene alla stagione in cui partire, prima di fare la vostra scelta, soprattutto se le destinazioni sono caraibiche o situate dall’altra parte del mondo. Una volta decisa la meta e il periodo ragionate sul creare una lista nozze apposita, dove convogliare appunto il denaro che regaleranno gli invitati proprio allo scopo di poter partire per il paese che state sognando.

Di certo non vi sfuggirà nulla di essenziale, con una buona pianificazione. Quindi ricordate di prendere decisioni il prima possibile su ciò che essenziale e solo dopo pensare al resto.

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I fuochi d’artificio a Capodanno

Non è Capodanno senza i fuochi d’artificio. Per festeggiare il nuovo anno non c’è niente di meglio che un meraviglioso spettacolo pirotecnico, per salutare il 2018 con il naso all’insù.

Una delle tradizioni più diffuse per il Capodanno appunto è quella dei fuochi d’artificio, che allo scoccare della mezzanotte vengono fatti brillare da tutti: dai più grandi ai più piccini, creando dei veri spettacoli pirotecnici.
L’usanza dice che allo scoccare dell’anno nuovo, facendo esplodere i “botti” questi dovrebbero scacciare gli spiriti maligni.
Potremmo suddividere i fuochi artificiali in due categorie: quelli venduti al pubblico, sia di libera vendita che con necessità di essere maggiorenni, e poi quelli professionali utilizzati dagli specialisti del settore per realizzare uno spettacolo pirotecnico.
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento degli spettacoli di fuochi d’artificio per capodanno: in pratica ce n’è almeno uno in ogni città e in ogni località turistica, e spesso gli organizzatori fanno “a gara” per avere lo spettacolo più maestoso, il più lungo e vario possibile va da se che gli spettacoli più belli saranno organizzati nelle città più grandi e ricche.
Purtroppo i fuochi d’artificio sono anche molto pericolosi, noti per il gran numero di feriti che causano ogni anno, per lo più mutilati e ustionati. Questo accade quando si è imprudenti e non solo, infatti in commercio girano moltissimi fuochi di provenienza dubbia e quindi illegali.
In Italia quella dei fuochi d’artificio è un usanza molto radicata in Campania e specialmente a Napoli, dove alla mezzanotte le strade si illuminano letteralmente di luce colorata e risuonano boati spaventosi, spesso causate da vere bombe artigianali.E’ in questa regione infatti che si concentra il maggior numero di infortuni.
Dove ammirare gli spettacoli pirotecnici più variopinti? Sicuramente nelle grandi capitali come Roma, Londra, Parigi, Praga ecc.. Sarà forse la bellezza delle città, la particolare atmosfera che vi si respira nel periodo Natalizio, o ancora la suggestione degli storici palazzi e monumenti illuminati dai fuochi notturni.

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I piatti della tradizione natalizia

Il Natale è la festa in cui si riscoprono e rivivono le tradizioni.
Usi e costumi tramandati di generazione in generazione, vengono custoditi gelosamente.
La cucina è sicuramente un buon modo per conservare le tradizioni, poiché la gastronomia ha un ruolo fondamentale nella cultura italiana, i piatti tipici restano il simbolo di determinate festività. In Italia i piatti e le tradizioni variano in modo significativo da regione a regione.
Al Sud è molto diffusa la cena della Vigilia di Natale, a base di pesce, mentre al Nord ci si focalizza principalmente sul 25 Dicembre.
Concentrandoci in Campania, la sera della vigilia è solito mangiare piatti tipici come il capitone, l’insalata di rinforzo (con olive, capperi, cavolfiore, peperoni, cetrioli), baccalà fritto e frittelle con alghe. Il pranzo del 25 a differenza della vigilia è a base di carne e prevede la pasta al forno (come lasagne o cannelloni), oppure dei ravioli con ripieno di ricotta.
Non possono mancare i broccoli tra i contorni e la minestra “maritata”, ovvero carne di maiale e verdure cucinate in un brodo. Tra i dolci troviamo gli strufoli, palline di pasta dolce che vengono fritte, ingolosite con il miele e decorate con la frutta candita; i roccocò, croccanti ciambelline a base di mandorle profumato e impreziosito da scorza d’arancia e dal famoso pisto, un particolare misto di spezie; i mostaccioli anch’esso con pisto e finissimo cioccolato fondente, lo contraddistingue la sua forma ovvero un rombo. Insomma un varietà di cibi e soprattutto ricette , che oltre ad essere elementi indispensabili nelle festività natalizie, posso diventare fonte di ispirazione per gli eventi (matrimoni, feste di compleanno, feste aziendali ,etc.) che si decidono di organizzare nel mese di dicembre.

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A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE

Matrimonio a carnevale o tema carnevale?
Il matrimonio è un momento di gioia, di allegria, di festa, di felicità, di scherzi per gli sposi da parte degli amici. Perché non collegarlo all’allegria e alla spensieratezza del carnevale?
Se si desidera un matrimonio divertente, colorato, fuori dalle righe in un periodo invernale che non sia vicino alle feste natalizie, Febbraio senz’altro è un periodo perfetto essendo il mese dell’amore e del carnevale insieme! Perché allora non organizzare un matrimonio a tema in stile carnevalesco?
Per un matrimonio a tema è essenziale la cura dei dettagli, partendo dall’abito della sposa e dello sposo, ai segnaposti, al tableau de mariage, decorazione dei tavoli, allestimento location, torta nuziale, partecipazione e bomboniere che rispecchino il tema scelto.
Potreste fare una serie di scelte davvero originali, dalla scelta dei colori che siano dello stesso genere senza mescolarli mai, al lancio del riso che potrebbe essere sostituito dal lancio dei coriandoli.
Un bel photo boot con gadget maschere cappelli e travestimenti così i vostri ospiti saranno coinvolti in un vero ballo in maschera o foto divertenti e creative.
Singolare potrebbe essere anche la scelta del menu’, che richiami le pietanze tipiche del periodo, o anche il buffet dei dolci , con quelli tipici di carnevale : chiacchiere, frittelle e stelle filanti accompagnati da una colorata confettata o caramellata.
Qualcosa di insolito e divertente che renderà il vostro matrimonio indimenticabile per voi e per gli invitati che senz’altro saranno piacevolmente stupiti!

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Cos’è lo street food?

Cos’è lo street food?
Lo street food oltre ad essere un fenomeno ormai di moda è diventato uno stile di vita dove ogni luogo accomuna ogni tipo di cibo.
Il cibo per strada nasce nel Medioevo con l’antica Roma, dove i pasti venivano consumati per la maggior parte in strada, il fenomeno del cibarsi per strada aumentò in maniera proporzionale all’ aumento della popolazione.
Tal volta è preferito rispetto ad un comune pasto al ristorante o in un altro luogo dello stesso scopo, in quanto consente di consumare un pasto in maniera più informale, più rapida e meno costosa, di fatti secondo le statistiche FAO sono stimati più di 2,5 milardi di persone che preferiscono questa soluzione.
Il cibo di strada è strettamente legato al fenomeno del cibo da asporto (take away/take-out),e ad altri fenomeni di consumo di cibo, come gli snack, gli spuntini, il fast food, il pranzo al sacco.
Spesso,i prodotti da consumare per strada sono specialità locali o regionali, come nel caso del pani câ meusa palermitano, o il ‘O pere e ‘o musso della cucina campana e napoletana.
Nella tradizione partenopea, dove le strade sono il teatro della vita quotidiana, mangiare per strada e mangiare cibo da strada (che vuol dire anche facile da consumarsi e veloce da prodursi) è una consuetudine.
La pizza a portafoglio, fritturine, taralli caldi accompagnati con una gelata birra, la trippa etc.
Per non parlare dei dolci come: babà, sfogliatelle, e tante altre leccornie.
Insomma Napoli una città che vive per strada.
Street Emotions si propone di riprodurre con un format molto ecologico (attraverso l’utilizzo di bici elettriche) queste tradizionali pietanze, nei festival che sono sempre molto più ricorrenti.
Una moda… ma sicuramente una tradizione che si ripropone in chiave moderna.

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Il Carnevale e le sue maschere

Il Carnevale e le sue maschere
Anche quest’anno il Carnevale è passato, portando con sé nelle nostre case i suoi colori, le sue prelibatezze e le sue tradizioni. Nelle famiglie italiane non sono mancate lasagne, chiacchiere, bugie, graffe e tutte le specialità culinarie tipiche di questa festa, ma non solo. All’arrivo del Carnevale le case e le strade si riempiono di colori, coriandoli, vestiti e maschere. Proprio le maschere sono il simbolo più importante del Carnevale, ma da dove nascono e qual è la loro funzione?
In Italia ogni regione ha almeno una sua maschera tipica, come Pulcinella a Napoli, Balanzone e Mirandolina in Emilia Romagna, Arlecchino in Lombardia, Rugantino nel Lazio, Pantalone e Colombina nel Veneto e tante altre. Venezia è una delle città italiane più famosa per i festeggiamenti del Carnevale, insieme a Viareggio e Putignano. Parate, danze e feste inondano come un fiume queste città, colorandole e trasformandole in veri e propri palcoscenici. E in effetti è proprio dal teatro che derivano molte maschere. Alcune nascono da tradizioni teatrali molto antiche, altre dalla Commedia dell’arte e altre, ancora, dal teatro dei burattini.
Ma perché si indossano le maschere a Carnevale? Le ipotesi sono diverse. Nella tradizione pagana, ci si mascherava durante i saturnali (da cui si è originato il Carnevale) per poter invertire i ruoli della gerarchia sociale almeno una volta all’anno: il povero poteva diventare ricco e vivere senza i limiti della società. Presso alcune popolazioni arcaiche, invece, le maschere servivano a far tornare sulla terra gli spiriti dei defunti, da cui ottenere benefici per il raccolto. Infine, in alcune culture si pensa che le maschere carnevalesche in origine allontanassero le tenebre e simboleggiassero l’addio all’inverno e il benvenuto alla primavera.
Insomma, dietro quelle maschere che indossiamo una volta all’anno si nascondono tante e tante storie.

Martina Ferrara

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Solstizio d’ estate

Il solstizio è il momento in cui il sole raggiunge la sua massima o minima declinazione. Quindi i solstizi di estate e di inverno rappresentano rispettivamente il giorno più lungo ed il giorno più corto dell’anno.
Il sole raggiunge il suo valore massimo di declinazione nel mese di giugno e più precisamente il 21 Giugno. Ogni anno il solstizio ritarda di 6 ore, circa, rispetto all’anno precedente ed ogni 4 anni si riallinea in corrispondenza dell’anno bisestile.
Quindi il 21 giugno è considerato il giorno più lungo dell’anno cioè il dì con il maggior numero di ore di luce.
Il fulcro del solstizio d’estate è Stonehenge dove migliaia di persone si radunano ogni anno per dare il benvenuto all’estate e per rievocare un po’ ciò che gli antichi vivevano e provavano nell’osservare questo spettacolo della natura che si riproduce anno dopo anno nel sito archeologico più famoso al mondo.
Il solstizio potrebbe essere considerato come una rinascita, un nuovo inizio, perché con l’arrivo dell’estate si inizia a pensare al relax, alle vacanze e a tutte le cose belle che si possono fare solo durante il periodo estivo. Mentre nell’antichità il significato della rinascita era molto più profondo, perché era collegato ai riti legati al ciclo dell’agricoltura e della natura perché considerato come il miglior periodo per la raccolta di diverse tipologie di erbe.
Il solstizio d’estate, in alcuni paesi del mondo, come la Finlandia, è considerato come un momento magico che si celebra con antichi riti legati alla fertilità e alla ricerca dell’anima gemella, tant’è che molti matrimoni vengono celebrati proprio durante questo giorno e le giovani donne reinterpretano vari riti per assicurarsi fortuna in amore. Sei sono i riti d’amore del solstizio d’estate:
1.Rotolarsi nella rugiada, considerata da sempre sinonimo di purificazione e fecondità. Secondo le antiche credenze popolari si ottenevano dei benefici fisici, oltre a purificare il corpo e la mente e rotolare nella rugiada permetteva di vedere in sogno il volto del futuro compagno;
2.Incantesimo campestre, il rito consiglia di cercare un quadrifoglio e nasconderlo vicino al cuore. Il quadrifoglio è da sempre considerato un simbolo di buona fortuna ed ad ogni foglia è associato un significato; Ricchezza, Amore, Rispetto e Salute.
3.Raccogliere fiori, da sempre in alcuni paesi è usanza comune cospargere il pavimento delle abitazioni di fiori e foglie.
4.Prevedere il futuro con i fili colorati, secondo questo rito bisogna raccogliere dei germogli di un campo d’orzo ed intrecciarli tra loro con dei fili colorati, ad ognuno dei quali dobbiamo attribuire un significato differente. L’indomani il germoglio che è cresciuto di più indicherà l’umore dei mesi successivi.
5.Intrecciare un frustino da sauna: secondo le tradizioni finlandesi la sauna è un’ottima soluzione per la rigenerazione del corpo e della mente ed intrecciando un frustino da sauna (utilizzato per la riattivazione della circolazione) e lanciandolo sul tetto dell’edificio che ospita la sauna ci permette di capire, guardando nella direzione indicata dalla sua punta, quale sarà la nazionalità di provenienza del futuro sposo.
6.Ascoltare il primo suono del mattino, tale rito suggerisce di svegliarsi presto al mattino e di raggiungere un luogo rialzato ed isolato e di udire i suoni circostanti. Ogni suono ha il suo significato, ma la direzione dalla quale arriva potrebbe indicare quella da cui giungerà l’amato.

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L’ estate sta arrivando

Ebbene si, l’estate sta arrivando, è molto più vicina di quanto si possa pensare. La stagione del sole, delle belle giornate, del divertimento e degli azzardi.
Ed è anche, e soprattutto, la stagione dei matrimoni. Diciamoci la verità, tutti preferiscono l’estate e pensano che sia il periodo dell’anno migliore per potersi sposare. Effettivamente è realmente così; un matrimonio estivo ti permette di avere tutta una serie di vantaggi che non potresti avere nelle altre stagioni dell’anno. Partendo dalla scelta della location, naturalmente in una stagione calda abbiamo una selezione maggiore, le alternative sono più vaste, possiamo soprattutto godere di location sul mare e quindi di usufruire maggiormente degli spazi all’aperto, magari beneficiando anche di un panorama mozzafiato. Anche dal punto di vista fotografico abbiamo la possibilità di sfruttare luoghi all’aperto che durante una stagione più fredda o piovosa non ne avremmo la possibilità.
L’estate, inoltre, è anche definita come la stagione dei colori, e da qui si potrebbe aprire un discorso ancora più ampio, che riguarda gli allestimenti, la scelta dei fiori e tutto ciò che ne concerne. Le nuance di colore tra le quali poter scegliere sono veramente infinite, i colori pastello sono quelli più apprezzati e scelti dagli sposi.
Due sono, invece, i colori che nella stagione 2018 andranno per la maggiore: oro e ottanio.
L’ottanio, per chi non lo conoscesse, è un colore che va tra il blu ed il verde ed è considerato come il simbolo dell’eleganza femminile. E’ un colore che nella moda è utilizzato soprattutto per gli abiti da sera e dona un tocco di raffinatezza in più.
L’oro è un colore che tutti conosciamo e che simboleggia il lusso ed il glamour. La scelta del color oro per un matrimonio è una scelta che viene fatta con una certa determinatezza e solitamente rispecchia un carattere forte, determinato e deciso.

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Idee per il Capodanno

Idee per il Capodanno
Ogni anno è sempre la stessa storia, si parte con il buon proposito di pianificare il capodanno in largo anticipo, ma ci riduciamo sempre all’ultimo ed ogni volta ci disperiamo perché ci sembra sempre troppo tardi per organizzarsi. Non perdiamoci d’animo, una soluzione c’è sempre. Tante sono le alternative tra le quali possiamo scegliere, da una bella sciata in montagna, ad una notte di relax in una Spa, ad un bel viaggio tra le capitali Europee, l’Italia o un bel paese tropicale. fino ad una bella cena in compagnia di amici e parenti.
Non c’è da allarmarsi perché per ognuna di queste soluzioni c’è sempre un pacchetto ben organizzato dai tour operator, come Alpitour, Veratour, Phone and go e tanti altri, basta solo recarsi nella propria agenzia di fiducia e scegliere quello che più fa al caso nostro. Il nostro unico pensiero dovrà essere quello di preparare la valigia, al resto penseranno tutto loro.
Un’altra idea molto simpatica è quella di organizzare un bel cenone con amici e parenti. Potrebbe essere divertente che invece della solita cena noiosa a casa, si organizzasse un bel party a tema, partendo dal menù, fino ad arrivare alle decorazioni, all’abbigliamento, alla musica e ai tanti giochi da poter fare tutti insieme.
Se proprio l’idea di stare a casa, se pur con amici e parenti, non ci piace per niente, allora possiamo scegliere di trascorrere il nostro Capodanno in un bel ristorante, dove la buona cucina fa da padrona. Tante sono le alternative che la nostra città può offrici, dai ristoranti sul lungomare come Don Salvatore, quelli nella zona del borgo marinaro, come Zi Teresa, o nella zona Flegrea e tanti altri. A seguire potremmo fare un bel giro per le piazze della nostra città, dove ci saranno degli spettacoli di fuochi e musica ad intrattenerci.
Insomma le possibilità di scelta sono svariate e ce ne sono per tutti i gusti, l’importante è ricordarsi che non è mai troppo tardi per fare la scelta giusta!

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Il principale pasto invernale Napoletano: i Friarielli

Il principale pasto invernale Napoletano: i Friarielli

Non tutti sanno che la tipica tradizione culinaria Napoletana è caratterizzata da due prodotti principali:
1. la pizza, importata ed imitata in tutto il mondo, e che negli ultimi tempi è stata riconosciuta, per la gioia di tutti i Napoletani e dei maestri pizzaioli, Patrimonio dell’Unesco;
2. i “Friarielli”, a cui nessun Napoletano può rinunciare per la loro bontà.
Il nome dei friarielli ha origine dal verbo napoletano “frijere”, che vuol dire friggere. I friarielli sono le infiorescensce appena sviluppate, quindi non ancora aperte, delle cime di rapa. Non si trovano ovunque, è possibile reperirli solo a Napoli perché è solo nelle terre della regione Campania che vengono coltivati, in particolar modo nella zona nord-est di Napoli, ovvero nei comuni di Acerra, Aversa, Afragola, Caivano, Cardito, Casoria e Sant’Antimo. Molti anni addietro venivano coltivati anche nella zona collinare del Vomero, oggi considerata una delle zone più prestigiose della città, che appunto veniva chiamata “o’ colle d’ ‘e friarielle”.
In altre regioni d’Italia assumono diverse denominazioni e vengono cucinati anche in modo differente, c’è chi li lessa e chi li cuoce, per esempio a Bari li chiamano cime di rapa e le cucinano con le orecchiette, a Roma vengono chiamati broccoletti, ed in Toscana li chiamano rapini. A Napoli, invece, vengono prima lavati e poi cucinati nell’olio d’oliva con aglio e peperoncino, in poche parole vengono soffritti.
Una piccola leggenda narra che la ricetta dei friarielli sia nata in un vicolo di un quartiere popolare della città, Materdei, da una Signora che aveva un “vascio” (basso, tipiche case popolari situate al piano terra con l’accesso diretto dalla strada) che fungeva da negozio per la vendita di pizzette fritte con il pomodoro. Ogni giorno la signora preparava una grande pentola nella quale ci metteva della sugna e dell’aglio a soffriggere e dove poi immergeva delle pizzette di farina gialla (o’ scagnuozzo) per la cottura. Un giorno, l’aiutante della signora si rese conto che erano finiti i pomodori e che non avrebbero potuto proseguire con la vendita e le portò l’unica cosa che era rimasta nel retro bottega: i broccoletti. Innervosita dalla situazione la signora gettò i broccoletti nell’olio bollente senza curarsene. Dopo qualche istante il negozietto si riempì di un odorino mai sentito, eccezionale, un miracolo culinario. Nacquero così i friarielli e fu subito festa a Napoli.
Nella cucina Napoletana i friarielli creano un binomio indissolubile con la salsiccia, di cui ne rappresentano il contorno tradizionale e si dice che la pizza con salsiccia e friarielli sia stata la prima variante della piazza margherita. Sono considerati i principali cibi da strada Napoletani, non esiste panineria, pizzetteria o rosticceria che non prepari il panino o il calzone con salsiccia e friarielli.
Tutti coloro che non sono Napoletani dovrebbero visitare la città ed assaggiarli, solo così si può capire la bontà di questo piatto.

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Perché seguire un corso di wedding planner ?

Perché seguire un corso di wedding planner?

La figura della wedding o events planner, nata molti anni addietro in America, si sta sviluppando e sta diventando sempre più indispensabile per ogni tipologia di evento.
Creatività, immaginazione, manualità sono alcune delle caratteristiche principali di una events planner. Scegliere di seguire un corso specifico è molto utile per capire nel dettaglio questo mondo, sia dal punto di vista teorico e sia dal punto di vista pratico. La buona riuscita di un evento dipende non solo dalla creatività delle cose materiali, ma soprattutto dalla reattività e dalla capacità di risoluzione di ogni minimo problema, da piccolo a grande che esso sia, che si potrebbe presentare.
Il motivo principale che ci spinge a fare un corso del genere è sicuramente la passione che abbiamo nell’organizzare eventi: da una piccola cena ad una festa di compleanno o ad un party in generale. Per diventare una vera e propria organizzatrice di eventi non bastano le caratteristiche di cui sopra, ma è necessario avere una conoscenza ampia su tutto ciò che fa da contorno agli eventi. Un corso di formazione completo e ben strutturato ci permetterà di conoscere tutti gli strumenti necessari per poter esercitare l’attività di events e wedding planner.
Chi sceglie di essere un’organizzatrice di eventi non lo sente come un lavoro vero e proprio, ma come un divertimento, un gioco dove poter trasformare le proprie idee in realtà soddisfando le richieste dei clienti. Più che un lavoro, possiamo definirlo un hobby!

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Aperitivo Napoli | Granita o Grattachecca

Granita o grattachecca, differenze e provenienze

Nelle giornate di caldo forte, quando il sole batte forte e la temperatura è al massimo; quando anche le zone d’ombra sono infuocate e neanche un filo di vento soffia in vostro favore; quando la sensazione di sete è perenne, e nonostante i litri d’acqua o, peggio ancora, le bevande gassate ingurgitate, nulla sembra darvi sollievo, una soluzione c’è ancora: la granita!

Le origini risalgono alla dominazione Arabain Sicilia, e da allora è perdurata fino ai nostri giorni diffondendosi in tutto il sud e centro Italia, assumendo caratteristiche differenti.

Famosa è, ad esempio, la grattachecca romana, spesso confusa con la classica granita, ma in realtà completamente differente.
La grattachecca, infatti, si ottiene grattando il ghiaccio da un grande blocco, che viene poi riposto in un bicchiere e condito con dello sciroppo alla frutta e, talvolta, arricchito con frutta fresca.

La granita, invece, prevede il congelamento di una composizione a base di succo di frutta e zucchero, che avviene lentamente e per gradi e mantenendola in movimento, in modo tale che il composto risulti omogeneo e spumoso.
E voi, cosa preferite???

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