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La scelta dell’abito

Il matrimonio è un susseguirsi di eventi emozionanti che rendono tutti i mesi che precedono quel giorno, speciali. L’organizzazione di un evento importante come il matrimonio richiede impegno e dedizione. Una delle scelte più importanti ed eccitanti per la sposa è proprio la scelta dell’abito.
Le donne, future spose, passano anni ed anni ad immaginare, sognare, disegnare l’abito che le renderà uniche il giorno delle nozze. Romantico, classico, innovativo, trendy, lungo, corto, bianco o di un altro colore l’abito riflette al meglio la personalità della sposa.
Si passano mesi a girare su internet e vari siti, la fiera “Tutto sposi” e le varie sfilate… per trovare il modello d’abito che più ispira e richiama le proprie scelte.
C’è chi ha le idee molto chiare e chi invece non pensava fosse una scelta così “complicata” tanto da preoccuparsene solamente pochi mesi prima del matrimonio.
Nonostante si passa una vita intera ad immaginarlo, l’abito potrà essere scelto solo una volta indossato e potrà anche non rispecchiare le proprie aspettative. L’importante è scegliere un vestito che faccia sentire a proprio agio.
Si narra che sarà l’abito a scegliere la sua sposa, e non viceversa

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Idee per il Capodanno

Idee per il Capodanno
Ogni anno è sempre la stessa storia, si parte con il buon proposito di pianificare il capodanno in largo anticipo, ma ci riduciamo sempre all’ultimo ed ogni volta ci disperiamo perché ci sembra sempre troppo tardi per organizzarsi. Non perdiamoci d’animo, una soluzione c’è sempre. Tante sono le alternative tra le quali possiamo scegliere, da una bella sciata in montagna, ad una notte di relax in una Spa, ad un bel viaggio tra le capitali Europee, l’Italia o un bel paese tropicale. fino ad una bella cena in compagnia di amici e parenti.
Non c’è da allarmarsi perché per ognuna di queste soluzioni c’è sempre un pacchetto ben organizzato dai tour operator, come Alpitour, Veratour, Phone and go e tanti altri, basta solo recarsi nella propria agenzia di fiducia e scegliere quello che più fa al caso nostro. Il nostro unico pensiero dovrà essere quello di preparare la valigia, al resto penseranno tutto loro.
Un’altra idea molto simpatica è quella di organizzare un bel cenone con amici e parenti. Potrebbe essere divertente che invece della solita cena noiosa a casa, si organizzasse un bel party a tema, partendo dal menù, fino ad arrivare alle decorazioni, all’abbigliamento, alla musica e ai tanti giochi da poter fare tutti insieme.
Se proprio l’idea di stare a casa, se pur con amici e parenti, non ci piace per niente, allora possiamo scegliere di trascorrere il nostro Capodanno in un bel ristorante, dove la buona cucina fa da padrona. Tante sono le alternative che la nostra città può offrici, dai ristoranti sul lungomare come Don Salvatore, quelli nella zona del borgo marinaro, come Zi Teresa, o nella zona Flegrea e tanti altri. A seguire potremmo fare un bel giro per le piazze della nostra città, dove ci saranno degli spettacoli di fuochi e musica ad intrattenerci.
Insomma le possibilità di scelta sono svariate e ce ne sono per tutti i gusti, l’importante è ricordarsi che non è mai troppo tardi per fare la scelta giusta!

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Il principale pasto invernale Napoletano: i Friarielli

Il principale pasto invernale Napoletano: i Friarielli

Non tutti sanno che la tipica tradizione culinaria Napoletana è caratterizzata da due prodotti principali:
1. la pizza, importata ed imitata in tutto il mondo, e che negli ultimi tempi è stata riconosciuta, per la gioia di tutti i Napoletani e dei maestri pizzaioli, Patrimonio dell’Unesco;
2. i “Friarielli”, a cui nessun Napoletano può rinunciare per la loro bontà.
Il nome dei friarielli ha origine dal verbo napoletano “frijere”, che vuol dire friggere. I friarielli sono le infiorescensce appena sviluppate, quindi non ancora aperte, delle cime di rapa. Non si trovano ovunque, è possibile reperirli solo a Napoli perché è solo nelle terre della regione Campania che vengono coltivati, in particolar modo nella zona nord-est di Napoli, ovvero nei comuni di Acerra, Aversa, Afragola, Caivano, Cardito, Casoria e Sant’Antimo. Molti anni addietro venivano coltivati anche nella zona collinare del Vomero, oggi considerata una delle zone più prestigiose della città, che appunto veniva chiamata “o’ colle d’ ‘e friarielle”.
In altre regioni d’Italia assumono diverse denominazioni e vengono cucinati anche in modo differente, c’è chi li lessa e chi li cuoce, per esempio a Bari li chiamano cime di rapa e le cucinano con le orecchiette, a Roma vengono chiamati broccoletti, ed in Toscana li chiamano rapini. A Napoli, invece, vengono prima lavati e poi cucinati nell’olio d’oliva con aglio e peperoncino, in poche parole vengono soffritti.
Una piccola leggenda narra che la ricetta dei friarielli sia nata in un vicolo di un quartiere popolare della città, Materdei, da una Signora che aveva un “vascio” (basso, tipiche case popolari situate al piano terra con l’accesso diretto dalla strada) che fungeva da negozio per la vendita di pizzette fritte con il pomodoro. Ogni giorno la signora preparava una grande pentola nella quale ci metteva della sugna e dell’aglio a soffriggere e dove poi immergeva delle pizzette di farina gialla (o’ scagnuozzo) per la cottura. Un giorno, l’aiutante della signora si rese conto che erano finiti i pomodori e che non avrebbero potuto proseguire con la vendita e le portò l’unica cosa che era rimasta nel retro bottega: i broccoletti. Innervosita dalla situazione la signora gettò i broccoletti nell’olio bollente senza curarsene. Dopo qualche istante il negozietto si riempì di un odorino mai sentito, eccezionale, un miracolo culinario. Nacquero così i friarielli e fu subito festa a Napoli.
Nella cucina Napoletana i friarielli creano un binomio indissolubile con la salsiccia, di cui ne rappresentano il contorno tradizionale e si dice che la pizza con salsiccia e friarielli sia stata la prima variante della piazza margherita. Sono considerati i principali cibi da strada Napoletani, non esiste panineria, pizzetteria o rosticceria che non prepari il panino o il calzone con salsiccia e friarielli.
Tutti coloro che non sono Napoletani dovrebbero visitare la città ed assaggiarli, solo così si può capire la bontà di questo piatto.

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Perché seguire un corso di wedding planner ?

Perché seguire un corso di wedding planner?

La figura della wedding o events planner, nata molti anni addietro in America, si sta sviluppando e sta diventando sempre più indispensabile per ogni tipologia di evento.
Creatività, immaginazione, manualità sono alcune delle caratteristiche principali di una events planner. Scegliere di seguire un corso specifico è molto utile per capire nel dettaglio questo mondo, sia dal punto di vista teorico e sia dal punto di vista pratico. La buona riuscita di un evento dipende non solo dalla creatività delle cose materiali, ma soprattutto dalla reattività e dalla capacità di risoluzione di ogni minimo problema, da piccolo a grande che esso sia, che si potrebbe presentare.
Il motivo principale che ci spinge a fare un corso del genere è sicuramente la passione che abbiamo nell’organizzare eventi: da una piccola cena ad una festa di compleanno o ad un party in generale. Per diventare una vera e propria organizzatrice di eventi non bastano le caratteristiche di cui sopra, ma è necessario avere una conoscenza ampia su tutto ciò che fa da contorno agli eventi. Un corso di formazione completo e ben strutturato ci permetterà di conoscere tutti gli strumenti necessari per poter esercitare l’attività di events e wedding planner.
Chi sceglie di essere un’organizzatrice di eventi non lo sente come un lavoro vero e proprio, ma come un divertimento, un gioco dove poter trasformare le proprie idee in realtà soddisfando le richieste dei clienti. Più che un lavoro, possiamo definirlo un hobby!

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